CONTROINFORMAZIONE INTERNAZIONALE N.11

WOLFGANG GRAMS ASSASSINATO!

Autonome Antifa - Gottingen

L'azione dei servizi segreti tedeschi (Staatsschutz)

E' ormai chiaro che Wolfgang Grams è stato assassinato dai GSG 9. Secondo una dichiarazione giurata di una testimone che aveva visto gli avvenimenti della stazione di Bad Kleinen:

"L'uomo (Grams) era steso immobile sui binari.... Ho pensato che fosse morto. Poi due poliziotti si sono avvicinati a Grams che giaceva immobile. Uno dei due si è chinato e ha sparato più volte da pochissima distanza. Sembrava che fosse già morto. Il poliziotto ha mirato alla testa e ha sparato da vicino, da pochi centimetri dalla testa di Grams" (Monitor, 1. luglio 1993).

Questa dichiarazione è confermata dall'esame necroscopico che ha rivelato che Wolfgang Grams è stato ucciso da un colpo ravvicinato alla testa oppure da un colpo ravvicinato alla tempia destra.
I suoi genitori hanno presentato denuncia per assassinio.

Già sabato 3 luglio 1993 il pubblico ministero di Schwerin escludeva la possibilità che Grams si fosse suicidato ed apriva un'inchiesta contro i poliziotti implicati nell'azione.
Un poliziotto che aveva partecipato all'azione aveva dichiarato allo Spiegel (5 luglio) che Grams era stato "letteralmente giustiziato" da uno sbirro dei GSG 9. Si sarebbe chinato su Grams, e sebbene quest'ultimo non facesse più alcuna resistenza, avrebbe "sparato dopo alcuni secondi da una distanza di 5 centimetri al massimo".

L'azione della polizia, alla quale hanno partecipato oltre ai poliziotti del GSG 9, anche poliziotti di un'unità mobile (MEK) del Tribunale penale federale (BKA), ha messo seriamente in pericolo i passanti.
Un altro poliziotto e una dipendente delle ferrovie sono stati colpiti da dei proiettili (HNA 28 luglio 1993).
Uno dei GSG 9 è rimasto ucciso - secondo il Procuratore generale Alexander von Stahl, da un proiettile che ha avuto l'effetto di un "proiettile dum-dum". Probabilmente uno sbaglio di mira dei suoi colleghi che sparavano all'impazzata.

Per una volta l'ex Ministro degli Interni Seiters ha detto la verità ai funerali del GSG 9: sarebbe "una vittima di una violenza brutale".

Birgit Hogefeld ha descritto in una lettera le caratteristiche dell'arresto:

"Guardo la canna di una pistola e giaccio distesa per terra. Poi due o tre tipi mi bloccano con delle pistole e capisco che non mi posso permettere alcuna mossa falsa, se voglio continuare a vivere [...] ad es. uno mi si è avvicinato, mi ha alzato la testa e mi ha picchiata"

(TAZ, 2 luglio).

E' stato un assassinio politico perché Grams era insorto contro l'ingiustizia, della quale loro sono responsabili: profughi, donne, senzatetto, prigionieri, nel Kurdistan, nel "Terzo Mondo",... Grams era un compagno nelle lotte di liberazione.

Non credete alle menzogne degli assassini!

Oltre una settimana dopo l'assassinio di Wolfgang Grams, il massimo accusatore dello Stato di diritto della BRD, il Procuratore Generale Von Stahl, continua a coprire un assassino. Hanno tentato di coprire l'assassinio politico di Wolfgang Grams con un misto di blocco dell'informazione e di informazioni false.

All'inizio hanno detto che Birgit Hogefeld e Wolfgang Grams sarebbero arrivati da un ristorante vicino alla stazione ed avrebbero immediatamente aperto il fuoco appena visti i GSG 9. Questa prima versione è stata mantenuta attraverso i media per 42 ore, da domenica alle 19.05 fino a martedi 13.43.

Poi hanno detto che Wolfgang Grams avrebbe tentato di aprirsi la strada sparando e avrebbe ferito mortalmente un poliziotto, quindi è chiaro che i GSG 9 abbiano anche sparato uccidendo Grams. Fino ad oggi non c'è neppure una prova che Grams abbia sparato.

A partire dalla menzogna che entrambi avessero tentato di "sottrarsi all'arresto con l'uso di armi da fuoco" è stata tratta la conclusione che facciano parte del "gruppo di comando della RAF" (FR, 29 luglio 1993) - (il cosiddetto "gruppo di comando" è un'invenzione dei giuristi per poter condannare i partecipanti di uno stesso reato senza dover dimostrare una partecipazione personale concreta).

Cinque giorni dopo l'azione i venti poliziotti che vi avevano partecipato erano già diventati 54.

Le perquisizioni

Lunedi 28 luglio, un giorno dopo l'assassinio di Wolfgang Grams, sono state perquisite alle quattro del mattino a Francoforte per lo meno quattro case dalle unità del SEK.
Lo Staatsschutz ha parlato di un'azione a livello federale diretta dalla Procura Generale e dal Tribunale penale federale. La motivazione era che gli interessati "sicuramente avevano avuto delle notizie" e i poliziotti erano alla ricerca di "complici fuggitivi". Tra i perquisiti c'erano tra gli altri ex prigionieri della RAF e membri del gruppo "Niente pace con le banche".

Quasi sempre sono state buttate giù le porte, a volte adirittura con l'esplosivo, e gli appartamenti sono stati perquisiti con i fucili spianati.
In almeno un appartamento gli abitanti sono stati ammanettati ed hanno loro coperto la testa con una camicia di modo che non potessero vedere niente. Dei poliziotti mascherati del SEK sono irrotti nell'appartamento di una donna straniera "per sbaglio"; evidentemente avevano sbagliato porta.
Allo Staatsschutz interessava probabilmente solo "vedere chi c'era", perché le abitazioni non sono state quasi perquisite.

I compagni di Francoforte pensano che si tratti di perquisizioni come mezzo psicologico teso ad intimidire la gente, per prevenire il lavoro di solidarietà e per dimostrare, oggi più che mai, chi comanda in questo paese, e che quelli che osano resistere sanno di doversi aspettare in ogni momento, in un modo o nell'altro, che lo Stato li combatta.
A Wiesbaden sono state perquisite quattro abitazioni e gli abitanti sono stati identificati.
Anche a Dortmund lo Staatsschutz è rimasto attivo. Sette persone sono state arrestate e messi per ore in isolamento senza contatti con i loro avvocati (TAZ, 2 luglio).

Poliziotti tedeschi: assassini e fascisti

L'assassinio di Wolfgang Grams da parte della polizia non era per niente "un terribile caso particolare nella storia della BRD", come si poteva leggere da più parti.
Dalla nascita della BRD compagne e compagni sono stati uccisi dallo Staatsschutz.

Vorremmo qui ricordare tutti le compange e tutti i compagni che sono caduti vittime di una esecuzione mirata:

Petra Schelm, Amburgo 15 luglio 1971; Georg von Rauch, Berlino 4 dicembre 1971; Thomas Weißbecker, 2 marzo 1972; Ulrich Wessel, Stoccolma 25 aprile 1975; Philipp Werner Sauber, Colonia 9 marzo 1975; Ulrike Meinhof, Stuttgart-Stammheim, 8 maggio 1976; Wilfried Böse, 30 giugno 1976; Andreas Baader, Jan-Carl Raspe e Gudrun Ensslin, Stuttgart-Stammheim, 18 ottobre 1977; Willy-Peter Stoll, Düsseldorf 6 novembre 1978; Michael Knoll, Dortmund 25 novembre 1978; Elisabeth van Dyck, Norimberga 4 maggio 1979.

La BRD tra l'altro partecipa direttamente all'istruzione delle forze dei servizi segreti turchi. Il programma ufficiale per questi scopi del governo federale si chiama "aiuto all'equipaggiamento", e nasconde, oltre all'istruzione diretta di militari e poliziotti, anche la fornitura di armamenti.

In questo modo rende possibile la guerra contro il popolo curdo e la lotta contro le forze di sinistra.
Da uno Stato che sostiene ideologicamente e materialmente un regime fascista di terrore e di tortura, che nella sua storia si è reso colpevole dell'assassinio di più di trenta oppositori di sinistra e che mette in contro perfino la morte dei propri sgherri non ci si può aspettare altro che avvenimenti come Bad Kleinen.

Licenza di uccidere

E' altamente improbabile che l'assassinio di Wolfgang Grams sia avvenuto contro gli ordini.
Già i testimoni hanno evidenziato che il bagno di sangue non è stata la conseguenza dello stato di eccitazione dei poliziotti. Secondo le informazioni di Ulrich Wegner, loro comandante per anni, i GSG 9 sono un'unità speciale che è "addestrata in modo eccezionale, altamente mobile, istruita in modo superiore e non convenzionale e che ha pronta una soluzione per ogni imprevisto".

I suoi poliziotti partecipano oltre all'addestramento alla lotta anche a specifici programmi psicologici. Wegner descrive il tipo ideale di soldato dei GSG 9 come "di intelligenza superiore alla media e immune dallo stress".
Già il test di ammissione prevede accanto alla parte pratica una parte di "psicologia/teoria".
I soldati sono costantemente seguiti da un team di psicologi di gruppo (U. Wegener in "Barett - Rivista militare internazionale, gennaio 1993).

L'azione di per sé non presentava per i GSG 9 problemi particolari. Un arresto come quello di Bad Kleinen era per i GSG 9 una situazione da routine.
E nonostante questo dopo l'azione non si è fatto che parlare di imprevisti nell'azione; in questo modo si vuole rassicurare l'opinione pubblica che i GSG 9 o altre truppe speciali agiscono responsabilmente nei confronti degli estranei evitando qualsiasi rischio.

Invece nei suoi scarsi venti anni di storia i GSG 9 si sono lasciati dietro una scia di sangue che non si è arrestata neppure davanti agli estranei. I comandanti e gli strateghi dell'unità speciale hanno sempre puntato alla soluzione militare e questa comprende anche vittime tra la popolazione civile.

L'esecuzione di Wolfgang Grams non è stato il risultato di una debolezza psicologica dovuta a stress di un poliziotto isolato, quanto la dimostrazione della freddezza che si è resa evidente in questo caso come una componente costante delle cosiddette unità antiterrorismo.
Non a caso Wegener descrive la nascita e la fama dei GSG 9 come "intimidatorie rispetto alle attività terroristiche".

E se adesso settori dell'opposizione borghese e dei partiti di governo richiedono delle conseguenze politiche, questa critica colpisce soltanto i rappresentanti politici dell'apparato. Il loro unico errore è stato che hanno venduto male se stessi e il sanguinoso intervento di Bad Kleinen, però cambiando i capi non si scioglierà certo il resto dell'iceberg della polizia statale.

Un cambiamento tangibile sarebbe lo smantellamento dell'apparato di polizia, quindi lo scioglimento di tutte le truppe speciali della polizia.

L' "indipendenza" della BRD

Dobbiamo prendere atto che questo Stato persiste nell'annientamento dell'opposizione rivoluzionaria, indipendentemente dalle condizioni politiche.

"Indipendentemente" dalla cesura della RAF nella sua storia, con la dichiarazione dell'ultimo aprile dell'ultimo anno di sospendere l'escalation nei rapporti con lo Stato, continuano ad essere impiegate condizioni di detenzione distruttive, continuano ad essere aumentati gli anni di galera con nuovi processi, per sepellire i prigionieri in galera fino alla loro morte. La RAF aspettava una risposta dallo Stato. L'esecuzione di Wolfgang Grams è stata una risposta inequivocabile.

Il 24 maggio di quest'anno inizierà a Stammheim il "processo con testimoni-chiave" contro Ingrid Jakobmeier, una prigioniera della RAF. Allo stesso modo nell'aprile del 1992 è stato processato Christian Klar, anche della RAF, che è stato condannato a sei ergastoli più 15 anni. La Procura generale ha in programma altri processi: contro Heidi Schulz, Eva Haule, Rolf-Clemens Wagner.

Qual'è il senso di questi nuovi processi, che si potrebbero concludere ogni volta con un nuovo ergastolo, è stato spiegato dal Procuratore generale Von Stahl in riferimento a Christian Klar:

"Con questa condanna ci siamo assicurati che Klar non potrà essere rilasciato dopo quindici anni di detenzione".

La detenzione in isolamento, considerata a livello internazionale come tortura bianca, aspetta ora anche Birgit Hogefeld. Ha scritto:

"Dopo la telefonata (alla madre) il procuratore ha incominciato a ripetermi che avrebbe dovuto essermi chiaro che non avevo alcuna speranza di poter mai ritornare libera se non avessi collaborato con lui".

"Indipendentemente" da un (neo)fascismo che si sta organizzando, dalle dozzine di assassini fascisti, lo Stato criminalizza gli antifascisti. Da anni anche a Göttingen scorrono le inchieste secondo l'art. 129a contro gli Autonomen antifascisti.
"Indipendentemente" dalla facciata democratica i GSG 9 hanno liquidato davanti a molti testimoni Wolfgang Grams in una stazione piena di viaggiatori.

Questo non è un appello ad abbandonare la lotta visti gli sforzi, apparentemente senza esito, per cambiare qualcosa. Al contrario! Chiediamo a quanti lottano di essere solidali gli uni verso gli altri anche se ognuno percorrerà la propria strada. La resistenza rivoluzionaria è forte nel momento in cui le diverse lotte si innestanto nello stesso contesto, nel momento in cui si organizzano e si oppongono concretamente al sistema imperialista.

Manifestazione nazionale a Wiesbaden

Birgit Hogefeld e Wolfgang Grams vengono entrambi da Wiesbaden dove hanno lavorato politicamente per anni. Wolfgang Grams era attivo negli anni '70 in "Soccorso Rosso", ha lottato in sostegno delle richieste dei prigionieri durante numerosi scioperi della fame, ha partecipato all'organizzazione di numerose manifestazioni contro la politica della NATO.
Per noi era un compagno nella lotta contro i crimini dell'imperialismo.
Per questo invitiamo tutti alla manifestazione di sabato a Wiesbaden.

Organizzare insieme la lotta di liberazione
Immediato scioglimento dei GSG 9
Abolizione di tutte le unità speciali
Libertà per tutti i prigionieri della RAF, della resistenzae dell'Antifascismo

5 luglio 1993

Autonome Antifa - Gottingen
[Autonome Antifa (M) - c/o Buchladen - Rote Straße 10 - 37073 Göttingen]

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