CONTROINFORMAZIONE INTERNAZIONALE N.9

LE FORZE LAICHE ALGERINE NON HANNO SAPUTO TRACCIARE UNA LINEA CULTURALE DI DEMARCAZIONE CON L'OCCIDENTE

di Mayed Dibsi, Presidente dell'Unione degli Scrittori e Giornalisti Palestinesi e Vicepresidente dell'Associazione dei Giornalisti Stranieri nello Stato spagnolo.

Quello che succede in Algeria interessa soprattutto il mondo arabo per varie ragioni.

La prima è che l'Algeria continua ad occupare un posto importante nella storia contemporanea araba a causa della sua lotta di liberazione, di una rivoluzione che è costata più di un milione e mezzo di morti: l'Algeria continua a godere della simpatia, cosciente o meno, del popolo arabo.

In secondo luogo, dal punto di vista demografico l'Algeria, con i suoi quasi 25 milioni di abitanti nel 1990, rappresenta la seconda potenza del mondo arabo e, pertanto, quello che avviene il Algeria si ripercuote nell'insieme dei paesi arabi. In terzo luogo, per quanto riguarda i Palestinesi, l'Algeria, dopo la sua indipendenza, è stata un rifugio, un appoggio morale e materiale incondizionato alla rivoluzione palestinese e quello che avviene in Algeria si ripercuote positivamente o negativamente sulla causa palestinese.

La lotta per il potere fra il FIS e l'attuale Consiglio di Stato deriva dall'amore-odio che c'è sempre stato fra i movimenti islamici e i regimi arabi. Fino allo scorso decennio gli integralisti islamici erano alleati più o meno riconosciuti dei diversi regimi arabi ed erano utilizzati da questi per fronteggiare le forze democratiche e progressiste in ambiti concreti, ad esempio, quello universitario. Tali movimenti islamici, insieme ai regimi arabi che li utilizzavano, avevano allora l'appoggio dell'Occidente. Oggi, al contrario, l'Occidente si oppone al fatto che il FIS raggiunga democraticamente il potere in Algeria.

Le ragioni della crisi politica algerina derivano dalla sua crisi economica. Nel 1990 l'Algeria aveva un debito estero di 26 miliardi di dollari e più di un milione e mezzo di disoccupati. L'Algeria, come gli altri paesi produttori di petrolio per i quali questo è l'unica fonte di entrate, ha visto ribassarsi il prezzo di questa fonte d'energia e quindi aggravarsi la sua crisi.

E' fallita la politica industriale e la riforma agraria e il fattore demografico peggiora ulteriormente la situazione: una popolazione che nel 1970 era di 13 milioni di abitanti, alla fine degli anni '80 raggiungeva i 25 milioni.

Qualunque visitatore dell'Algeria vede un fenomeno che, sebbene comune nel mondo arabo, è molto evidente in questo paese. I giovani costituiscono più della metà della popolazione e durante il giorno stanno per la strada a non fare niente: oltre a non avere lavoro, non sanno nemmeno dove andare a dormire, dormono a turno con i fratelli. Questo è il brodo di coltura delle forze religiose.

Però c'è anche un'altra questione: la riaffermazione dell'identità algerina in senso politico. Le forze laiche algerine non hanno saputo tracciare una linea divisoria, sotto l'aspetto culturale, con l'Occidente.

L'islamismo algerino, si differenzia dal resto delle altre forze mussulmane del mondo arabo per il fatto che, anche se non organizzato nella sua forma attuale, è stato presente, a livello di dirigenti (quelli attuali del FIS) nel processo di liberazione nazionale. Ben Bella cercò di portare dalla sua parte l'Associazione dei Valori Islamici, anche se questa non vedeva con simpatia la riforma agraria del Presidente.

Quando Bumedienne rovesciò Ben Bella, l'Associazione lo festeggiò, ma vedendo che il nuovo Presidente tentava di socializzare l'economia, il movimento islamico lanciò il suo attacco teorico contro quella politica.

Tuttavia, al tempo di Bumedienne il movimento islamico godeva, curiosamente, di maggior protezione; un dato: fra il 1962 e il 1979 in Algeria si costruirono 4482 moschee.

Mayed Dibsi.

Dagli atti della tavola rotonda sulla situazione reale dell'Algeria, dopo il golpe dell'11 gennaio organizzata nel marzo 1992 dal Comitato di Solidarietà con la Causa Araba di Madrid (Comité de Solidaridad con la Causa Arabe - Apd. de Correos 43037 - 28080 Madrid - Spagna)

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