CONTROINFORMAZIONE INTERNAZIONALE N.7

IL TERRORISMO USA CONTRO LA JAMAHIRIYA LIBICA

Una cronologia ufficiale fornita dalla Jamahiriya socialista

1972 Washington rifiuta di stabilire relazioni diplomatiche con la Jamahiriya.

30/5/73 Un aereo USA viola lo spazio aereo libico durante le manovre della VI flotta.

1974 Viene bloccata la consegna di otto aerei DC-1309 alla Libia, benché siano stati già pagati 60 milioni di dollari.

3/1/75 Il segretario di stato USA minaccia di usare la forza contro i paesi produttori di petrolio.

1977 Il Pentagono aggiunge la Jamahiriya all'elenco dei "nemici degli USA"

1978 Gli USA si impegnano in una guerra economica non dichiarata con la Libia congelando i contratti di esportazione tra cui quelli per l'acquisto di aerei Boeing per il trasporto civile.

24/1/78 Il Dipartimento di Stato USA dichiara che la Libia è il principale paese contro cui gli USA prenderanno provvedimenti per il suo appoggio alla causa palestinese.

27-30/7/78 Manovre della VI flotta ai confini delle acque territoriali libiche.

1979 La CIA comincia a reclutare agenti e mercenari attraverso "Thomas Allen Tonin", capo della sezione di New Delhi in cui presta servizio la spia Muhammad Yusuf Megarief.

8-9/8/79 Manovre delle VI flotta ai confini delle acque territoriali libiche. Protesta del Segretario degli Affari esteri libico che informa la rappresentanza americana che la Libia intende far valere i suoi diritti sulle proprie acque territoriali.

10/4/80 Le autorità americane perseguitano i membri dell'Ufficio Popolare della Jamahiriya a Washington e ne espellono quattro.

12/5/80 Un gruppo di mercenari americani intraprende operazioni spionistiche in Jamahiriya con l'obiettivo di approfondire il conflitto fra USA e Libia.

Estate 1980 Viene attaccato l'aereo che trasporta Muammar Al Qaddafi in viaggio verso l'Europa dell'Est; viene colpito invece per errore un aereo civile italiano che vola su Ustica.

Maggio 1981 Reagan ordina l'espulsione dei delegati dell'Ufficio Popolare della Libia a Washington.

27/7/81 Newsweek parla di una costosa operazione messa in atto dal capo della CIA William Casey, in accordo con alcuni membri del Congresso, per rovesciare il governo della Jamahiriya e per assassinare Al Qaddafi

8/8/81 Secondo le affermazione di alcuni membri del Congresso il Capo dell'Intelligence Service USA elabora, in accordo con Reagan, un piano di propaganda e di guerra psicologica che include anche omicidi.

19/8/81 Alle 7.12 otto aereoplani americani intercettano e abbattono due ricognitori dell'aviazione libica mentre stanno effettuando una missione di routine sulle acque territoriali libiche.

31/8/81 Newsweek scrive in un articolo intitolato "La guerra non dichiarata": "La battaglia aerea sul Mediterraneo non rappresenta la fine della guerra non dichiarata. Gli USA sono convinti che Muammar Al Qaddafi rappresenta un pericolo e una minaccia per i governi filo occidentali e per questo motivo l'amministrazione USA sta cercando di neutralizzarlo politicamente e militarmente".

17-22/10/81 Manovre della VI flotta nel Golfo della Sirte.

16/2/83 Conflitto aereo tra caccia libici e aerei USA sullo spazio aereo di Benghazi, dopo che i secondi avevano sconfinato fino ad arrivare a circa 80 km da questa città.

17/2/83 Reagan ordina che la portaerei nucleare Nimitz si diriga verso le coste libiche.

1984 Nel corso dell'anno diverse spie arruolate dalla CIA si infiltrano in Libia per portare a termine le sottoelenacate operazioni di assassinio e terrorismo:

4/2/84 Si infiltrano cinque gruppi costituiti rispettivamente da: Salim Al Qallali e Salim Al Mani; Khalid Yahya Muammar e Abd Allah Al Matuni; Salah Al Muaddab e Kamal Al Chami; Usama Chaluf e Salim Abd Al Salam Al Hasi; Nacer Al Dahra, Jamal Al Sibbai e Anis Muhammad Al Raid.

aprile 1984 Si infiltra il gruppo di Al Arif Dakhil e Mustafa Bugharara.

maggio 1984 Vengono intercettati mentre si stanno infiltrando in Libia Ahamad Ibrahim Hawas, Ammar Al Hasayri e Ali Bachir Hammuda; i loro piani prevedono: l'uccisione di 40 persone (provata dai documenti in loro possesso), la distruzione di obiettivi strategici e l'avvelenamento delle riserve di acqua potabile con una sostanza velenosa che avevano con sé, attacchi incendiari e dinamitardi a mercati popolari, frequentati anche da stranieri.

Tutte queste spie ammettono di aver seguito esercitazioni intensive in preparazione di queste operazioni terroristiche e di essere stati istruiti dal responsabile dell'Intelligence sudanese sotto il governo di Nimeyri. Ammettono anche di essere stati addestrati dal responsabile della CIA in Sudan "Mr. Jack" che era in rapporto diretto con il capo dell'organizzazione terroristica Muhammad Yusuf Lamgarief e con il suo socio Ali Abd Allah Al Darrat.

1985 L'ambasciatore USA in Egitto viene incaricato della Casa Bianca di una missione che prevede un attacco congiunto di USA ed Egitto alla Jamahiriya con l'obiettivo di conquistare metà del suo territorio e di deporre Muammar Al Qaddafi. Il piano, il cui nome in codice è "Rose", viene sostenuto da Robert McFarlane, responsabile del National Security Council, e dai suoi vice John Poindexter e Donald Foreter.

1985 La CIA assume agenti e mercenari e li esercita per diverse operazioni, tutte con l'obiettivo di assassinare il Leader della Rivoluzione. Tra questi piani ricordiamo quello che prevedeva un lento avvelenamento di Qaddafi, in modo da non lasciare tracce.

18/6/85 Un rapporto della CIA (il "Memorandum lacunae") accenna a questo piano ammettendo l'inefficienza dei suoi agenti. Lo stesso giudizio fu sostenuto da John McMahon, vice responsabile della CIA.

1986 Reagan emette una direttiva che fissa al 1 febbraio il limite per ogni cittadino o società americani per cessare ogni tipo di rapporto con la Jamahiriya.

25/3/86 Aerei della Marina USA bombardano obiettivi civili nel Golfo della Sirte; una imbarcazione in missione di pattugliamento e una vedetta della guardia costiera vengono attaccate e affondate all'interno delle acque territoriali libiche. Il bilancio è di 52 morti. Allo stesso tempo l'Amministrazione americana autorizza il Comandante della VI flotta ad attaccare gli aeroporti libici in caso di aggressione ad arei o navi USA.

31/5/86 Il giornale egiziano Al-Ahram afferma che per tre volte negli utlimi mesi gli USA hanno invitato l'Egitto a intraprendere un'avventura militare comune contro la Jamahiriya libica.

15/4/86 Squadriglie di aerei americani eseguono l'ordine del presidente Reagan di bombardare le città di Benghazi e Tripoli e l'abitazione di Muammar Al Qaddafi con il risultato di uccidere civili innocenti, storpiare donne e bambini e di distruggere luoghi di culto. Anche la Gran Bretagna prende parte all'attacco concedendo i propri aeroporti per la partenza degli F-111 americani.

Vernon Walter, rappresentante degli USA alle Nazioni Unite dichiara che l'Amministrazione USA è determinata a persistere nel tentativo di rovesciare il governo libico. Caspar Weimberg Segretario alla Difesa USA dichiara che i bombardieri americani hanno attaccatto cinque obiettivi tra cui la base di Al Aziziyya, quartier generale libico. Il giornale londinese Daily Mail afferma che Reagan ha ordinato un'operazione segreta diretta a rovesciare il governo popolare della Libia contattando esuli libici già assoldati dall'Intelligence USA

16/4/86 I piloti che hanno preso parte all'aggressione alla Jamahiriya affermano che il loro principale obiettivo era quello di uccidere Qaddafi.

18/4/86 Il giornale americano The Wall Street Journal riporta le affermazioni di alcuni alti ufficiali americani secondo cui l'amministrazione USA sta approntando il seguente programma: esercitazioni militari in preparazione del bombardamento di obiettivi strategici; operazioni speciali della CIA per rovesciare il governo popolare della Libia; preparazione di un'azione comune con la Francia contro la Libia; invio di rappresentanti in Europa per convincere gli alleati europei ad effettuare un embargo economico contro la Libia.

25/4/86 Fonti occidentali attendibili rivelano che diversi governi occidentali sono venuti a conoscenza di un piano dell'amministrazione USA per eliminare Qaddafi facendolo assassinare da un gruppo speciale allenato specificamente per questo scopo e composto da cittadini mediorientali assoldati dall'Intelligence USA

14/5/86 Il Dipartimento della Difesa USA cancella un contratto con la Fiat con il pretesto della partecipazione azionaria della Libia in questa società.

14/8/86 In una riunione segreta alla Casa Bianca si definisce una campagna mirata a creare disordini interni in Libia per accreditare l'idea dell'esistenza di una opposione interna al governo popolare.

5/10/86 Il giornale Washington Post rivela l'esistenza di una nota e di un memorandum del Dipartimento di Stato che riguardano rispettivamente il rovesciamento del governo popolare libico e l'assassinio di Qaddafi.

dicembre 1987 Il Segretario di Stato americano visita diversi paesi africani sostenendo la necessità di un accordo contro la Libia.

22/12/87 Il primo carico di armi americane viene sbarcato a Ndjamena da un C-5 Galaxy. Il Dipartimento di Stato USA annuncia l'invio di aiuti militari a Habre per 15 milioni di dollari.

1987 Gruppi di sabotatori cominciano ad entrare in Chad esercitati ed organizzati conformemente ai piani americani di aggressione alla Libia. Per fornire loro una buona operatività furono appositamente installate basi militari tra cui quella di Um Tinnina e furono istituiti con gran dispendio di uomini e mezzi corsi di preparazione che comprendevano il terrorismo e la tortura psicologica sui prigionieri libici in Chad minacciando di ucciderli se non si fossero uniti ai gruppi mercenari. Così furono uccisi i colonnelli Abd Al Salam Sahban e Abd Al Salam Charaf Al Din.

Novembre 1990 In seguito alla vittoria di Idriss Deby e alla catastrofe del regime del traditore Habre gli USA mettono in atto una serie di operazioni piratesche sui prigionieri libici:

7/12/90 Un C-141 (n. 50280) proveniente dalla base di Ramstein in RFT atterra a Ndjamena alla presenza dell'ambasciatore americano in Chad e riparte per la Nigeria dopo aver caricato a forza 200 prigionieri libici.

8/12/90 450 prigionieri vengono deportati allo stesso modo verso lo Zaire; 250 vengono deportati dal Kenia negli USA.

16/12/91 Un corrispondente del giornale Al Hayat, pubblicato a Londra, scrive di aver visitato un campo gestito dalla CIA in Virginia in cui sono esercitati i prigionieri deportati... questi stessi erano già passati per i campi di esercitazione in Chad diretti dal colonnello Robert Bag, già ambasciatore americano in Chad, che pianificò poi la loro esercitazione negli USA per preparare operazioni di sabotaggio nei confronti della Jamahiriya. In un'intervista sucessiva (del 19/12/91) il sedicente Khalifa Haftar conferma quanto riportato nell'articolo precedente e dichiara che gli Americani sono pronti a fornire qualsiasi tipo di aiuto per missioni aere e navali contro la Jamahiriya.

[Da "Gli atti di ostilità e terrorismo perpetrati fino ad oggi dall'Amministrazione USA contro il popolo arabo libico"]

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