LA LOTTA PER LA CASA NON HA NAZIONELotta per la casa a Lima nelle poblaciones di Raucana e Vitarte Quello che pubblichiamo è un appello dei "pobladores" di Raucana e Vitarte che hanno strenuamente resistito, respingendo le forze dell'ordine, ad un'ordinanza di sgombero delle terre che avevano occupato e dove avevano costruito le loro case e tutti i servizi collettivi (cucina, pozzi, orti) necessari alla loro vita. Dopo il tentativo fallito da parte della polizia di eseguire lo sgombero è intervenuto direttamente l'esercito che ha trasformato la "barriada" di Raucana, alla periferia di Lima, in un vero e proprio campo di concentramento. L'esercito ha dovuto combattere per giorni e giorni con l'intera popolazione, donne, giovani, uomini, che quotidianamente bloccavano la "Carretera Central", la via principale che collega Lima alla Sierra. L'intervento dell'esercito non è un fatto isolato e sta prendendo sempre più piede in Perù, dove il Partito Comunista del Perù (Sendero Luminoso), con la Guerra Popolare che avanza da 12 anni, ha già organizzato il 40% della popolazione in un Nuovo Stato. L'intervento massiccio dell'esercito dimostra che lo Stato ufficiale del Perù sta sprofondando irrimediabilmente in un processo di decomposizione. Fin nella stampa occidentale arrivano le notizie di autolicenziamento di migliaia e migliaia di poliziotti. Se rimaneva, fino a poco tempo fa, qualche parvenza della cosiddetta "democrazia rappresentativa" ora non esiste più: i 126 decreti legge dettati da Fujimori mettono in ginocchio il parlamento e danno ampio potere alla Forze Armate. La popolazione civile è alla mercé
dei militari.
"Con profondo amore combattente": Alla classe operaia e al popolo del Perù
che con il suo spirito ribelle, la sua saggezza inesauribile, la sua grande
capacità di trasformazione, ha maturato il tempo e preso tra le
sue instancabili mani la creazione del proprio destino... All'opinione pubblica nazionale ed Internazionale Denunciamo e protestiamo energicamente
contro il criminale e distruttivo intervento delle Forze Armate assassine
nei confronti di 1.200 umili famiglie del popolo di Raucana e Vitarte. La casa è un diritto Siamo vittime di un sopruso e di una brutale
repressione, è pubblicamente noto che stiamo lottando e resistendo
per il giusto diritto alla casa che la Costituzione stabilisce nel suo
art. 18. Smascherato il piano di repressione e di genocidio Il giorno 21 di agosto alle 9 di mattina furono fermati dalla popolazione tre elementi del SIN (Servizio di Sicurezza Nazionale) che inutilmente avevano cercato di infiltrarsi: il capitano di fanteria dell'esercito Luis Alberto Vilchez Vera, il capitano della polizia tecnica (DIRCOTE) Cesar Anibal Bausari Garcia e un elemento della polizia di Sicurezza (GR) Richard Daniel Charles Talledo, della divisione di Forte Rimac. Una volta scoperti furono invitati a perquisire tutto il campo, casa per casa. Dopo più di 50 ore di infruttuosa ricerca non trovarono niente, come constatarono anche la televisione e i giornali (canale 13, 11, 2, 5, 9, 4, la BBC di Londra, la CNN degli Stati Uniti e La Repubblica di sabato 24 agosto). In una libera conferenza stampa davanti al Perù e al mondo intero testimoniarono senza alcuna costrizione: "C'è solo gente umile, non c'è alcun sovversivo". Questo tutti lo hanno ascoltato, non potranno dire che furono torturati o maltrattati, i giornalisti e tutti possono testimoniare. "Questi sbirri di stato dichiararono che eseguivano istruzioni militari degli Stati Uniti e che sono loro che pianificano e ordinano la repressione e il genocidio contro il popolo peruviano; che Fujimori e il suo comando, riunito il giorno 8 di agosto a Forte Rimac avevano ordinato di fare una perquisizione a Raucana dove c'erano 150 sovversivi di Sendero Luminoso armati con fucili AKM e c'era un tunnel, che il sentiero era minato ecc., cosa smentita da essi stessi pubblicamente nella loro nota informativa del 20 agosto, copia che abbiamo inviato a tutti i mezzi di informazione." La farsa del materiale sovversivo Con tutto quello scritto sopra, provato
pubblicamente, come si spiega che l'esercito il 6 di settembre, impedendo
l'accesso alla stampa per più di 4 ore, mostra il materiale sovversivo
in una casa dove non vive nessuno situata fuori da Raucana? "Accion Civica significa più repressione e genocidio" Per giustificare la sua azione genocida
il generale Rabanal nella sua dichiarazione , stupida e ridicola, ha alluso
all'art. 2310 sulla extraterritorialità. Sembra non abbia letto
tutta la Costituzione e che il suo cervello non sia del tutto funzionante
se crede di aver rispettato anche il diritto alla vita. Lo Stato dovrebbe
garantire la salute, rispettare l'integrità fisica, garantire il
lavoro, la libertà di espressione... cose che non compie ed impunemente
viola. Denunciamo il furto di televisori, radio, soldi, vestiti, orologi, strumenti medici e medicinali, libri, attrezzi di lavoro; hanno sequestrato i nostri pochi averi, hanno distrutto le nostre sementi e i raccolti del nostro orto comune, hanno distrutto il forno della panetteria collettiva e minacciato di distruggere il nostro collegio in costruzione. Tutto questo è frutto del nostro lavoro senza chiedere neanche un centavo allo Stato. Esigiamo l'immediata libertà dei nostri compagni detenuti e scomparsi: José Godofredo Rafael Velez, Fredy Gomez, José Zarate Canales, Cesar Vasquez Chuchon, Fausto Fernandez Cotera e gli altri. Vogliono stabilire un campo di concentramento
e sterminio, ci proibiscono di parlare, scrivere, riunirci, camminare,
usano violenza alle donne. Sabato 11 settembre alle 23.00 hanno sequestrato
e violentato la compagna Cja minore di età (16 anni), la compagna
RPC di 32 anni madre di 3 figli e minacciate di morte se denunciavano
il fatto. Denunciamo l'offensiva e mistificatoria
campagna di cui siamo vittime In Sintesi: "Accion Civica" significa furto, tortura, massacro, prigionia, sequestri, violenza e maggiore repressione al nostro popolo. Denunciamo le responsabilità del
governo Fujimori, servo dell'imperialismo Yanqui. Denunciamo la criminale aggressione delle
Forze Armate a Raucana e Vitarte ed esigiamo il loro allontanamento Più di 1.000 sparizioni, per il terzo anno consecutivo, siamo il primo paese nel mondo per il numero di assassinati e scomparsi. Tutto questo il nostro eroico popolo lo conosce molto bene perché lo vive ogni giorno e nessuno di noi mai lo dimenticherà. Riaffermiamo la nostra eroica resistenza difendendo l'onore e la dignità della classe e il popolo continuerà la sua lotta per il nuovo potere. Richiediamo appoggio e solidarietà. Chiamiamo tutto il nostro popolo a difendere Raucana e ad espellere le Forze Armate assassine e genocide.
Abbasso il campo di concentramento e fuori le forze armate La casa è un diritto, con la lotta si conquista e si difende "Accion Civica" è massacro, rapina, galera, Assassinio e desparecidos! Vitarte Settembre 1991 |